Quando ti dice culo - Atto I

Atto I

Era una sera invernale, di quelle da letto, ma la mia voglia di uscire prese il sopravvento.
Fu così che in quella serata di dicembre entrai in una discoteca di quelle gayfriendly che, notoriamente, sono piene di belle ragazze e dove, verità, non essendoci mandrie di ragazzi ad assediar le donzelle, queste ultime si trovano in un ambiente per loro più confortevole ;-)
Dopo aver preso da bere ed essermi seduto su un divanetto ai piedi della pista, noto una coppia che balla in modo molto sensuale. Lei: biondina del nord, vestito nero molto corto e tacchi, lui bell'uomo con lo sguardo molto sveglio.
Ogni volta che la fa girare intravedo questo splendido sedere che mi fa subito sentire il cuore in gola.
Non posso fare a meno di ammirarla, e lui lo nota... e anche lei.
Per paura di essere invadente cerco di distogliere lo sguardo... non vorrei passare per il solito assatanato, quindi getto un'occhiatina furtiva quando sposto lo sguardo da un lato all'altro della sala.
Ma lui adesso mi guarda, parla con lei e mi guarda. Lo vedo avvicinarsi a me. "E' finita!" penso tra me e me.
Invece si avvicina e mi sorride e mi dice che ha visto il mio sguardo pieno di passione... e che, se voglio, posso guardare.
Mi sento come una sedicenne degli anni ottanta a cui è stato regalato un biglietto dei Duran Duran... lui non è arrabbiato, non è venuto per sgridarmi, ma per dirmi che mi capisce, che apprezza, che posso... una coppia che mi regala una parte di intimità (seppur pubblica). Mi sento al settimo cielo.
Mi alzo e inizio a ballare vicino a loro, ma non troppo, e loro mi osservano coi loro splendidi occhi carichi di erotismo. Lui le alza un po' il vestito ogni volta che la fa girare e mi osserva, sembra così interessato alla mia reazione. Io? Io muoio. Penso che forse mi dovrei avvicinare, dovrei tentare, essere audace.. ma voglio aspettare ancora un poco, voglio godermi questa attesa dolce, che mi fa sentire l'energia e la passione, il calore che produce una situazione con una carica così alta.
Così... facendo un po' il timido, lui si avvicina mentre la tiene tra le sue braccia, fino a sfiorarmi. Poi lei si gira e mi guarda, uno sguardo che non riuscirò mai a descrivere bene, china leggermente la testa, con le labbra semichiuse e questi occhi... questi occhi il cui sguardo mi arriva dentro come una fucilata.
Solo a questo punto le tendo una mano per chiedere un contatto (Houston Houston... i've a dream and you're my dream!). Osservo la sua mano che in pochi secondi (ma a me sembra una splendida eternità) si posa sulla mia e cominciamo a ballare. Lui è dietro di lei e ci osserva felice... io resisto a malapena al suo profumo che mi riempie i polmoni. Ormai non ho che vista, tatto e olfatto solo per lei. Così balliamo alcuni minuti in cui lei è tra me e il suo compagno finché non ci presentiamo. Alessandra e Claudio, ecco i nomi di chi mi sta regalando un uragano di emozioni. Riprendiamo a ballare e, adesso, lei è tra noi, stretta... nel suo muoversi a volte le labbra si avvicinano alle mie e ogni volta è un sospiro, un palpito... finché non decide che è il momento. Cominciamo a baciarci dolcemente mentre balliamo e mentre lui l'accarezza dall'altro lato. Io sento le sue labbra, le sento, ne gusto il sapore, la morbidezza, le mie mani le accarezzano i fianchi e le cosce. Ci baciamo per alcuni istanti e continuiamo a ballare, poi lei si gira e io mi ritrovo appoggiato al suo splendido sedere, mentre si muove e a volte lascia cadere il capo sulla mia spalla. Poi si gira di nuovo, mi guarda negli occhi e mi dice: "a dopo, non sparire!"

Li vedo sgattaiolare tra la gente e per un istante mi sento come un pugile rimasto solo sul ring al primo round... poi chiudo gli occhi e sento l'odore di Alessandra sulle mie mani e resto ad annusarle e a godere di ciò che mi è appena capitato.

Continua...

Fine atto I